La Tecnologia al servizio della Didattica

La tecnologia in supporto alla didattica scolastica è un tema ricorrente, su cui tutti – genitori, insegnanti e alunni – hanno un pensiero in proposito. Se da una parte negli ultimi anni sono aumentati gli  investimenti economici per l’acquisto di nuove tecnologie a disposizione degli alunni (soprattutto Lim e tablet),  dall’altra gli strumenti informatici sembrano ancora essere appannaggio di uno sparuto gruppo di alunni, prevalentemente con difficoltà di apprendimento.
In effetti con la legge 170/ 2010, a tutela dei soggetti con Disturbi Specifici dell’apprendimento, si inizia a parlare di una didattica individualizzata e personalizzata, che possa far uso di “opportuni strumenti compensativi” , tra cui mezzi di apprendimento alternativi e tecnologie informatiche. Successivamente le diverse Direttive Ministeriali a riguardo sottolineano che l’utilizzo di tali misure debba essere garantito nella misura in cui possa favorire il successo scolastico  e lo sviluppo delle potenzialità dell’alunno. Quindi strumenti informativi solo o soprattutto per ragazzi con difficoltà specifiche?
Nel 2012 viene emanata la Direttiva sui Bisogni Educativi Speciali, che pone l’attenzione su tutte quelle situazioni di disagio scolastico non esclusivamente riconducibili ai DSA. Da lì in poi si è iniziato a parlare di “didattica inclusiva”,  ovvero un approccio che non abbia tanto l’obiettivo di limitare le difficoltà che può incontrare un ragazzo, ma quello metterlo nelle condizioni migliori per apprendere ed esprimere le sue potenzialità. In questo nuovo quadro culturale emerge chiaramente una didattica multisensoriale, che possa superare la tradizionale didattica trasmissiva ma dove possano trovare spazio nuovi strumenti e modalità organizzative. In questo nuovo assetto la tecnologia informatica e digitale può essere proposta quale strumento  “altamente inclusivo” in quanto permette in moltissime situazioni un accesso diretto e immediato  alla conoscenza. L’obiettivo è quindi quello di proporre esperienze didattiche fruibili a tutti che possano permettere una reale esperienza di inclusione. Perciò: tecnologie informatiche per tutti , soprattutto in quelle situazioni dove la classe è particolarmente eterogenea e dove abbiamo degli alunni con bisogni educativi speciali che possono beneficiare di tale modalità di apprendimento.
Sono già numerose le esperienze di didattica che non si limitano più esclusivamente a un approccio trasmissivo ma prevedono nuove modalità: ci pare interessante conoscerle per far circolare buone prassi, in un’ottica di condivisione di esperienze. E soprattutto: quali potrebbero essere le tecnologie informatiche maggiormente adatte ad una didattica inclusiva?