L'Apprendimento non si ferma!

In questi giorni di emergenza sanitaria diffusa su tutto il territorio italiano, la notizia che maggiormente ha creato disorientamento e preoccupazione è quella della chiusura temporanea delle scuole di ogni ordine e grado, dai nidi d’infanzia all’università. Certo che una situazione come questa crea difficoltà nelle famiglie, innanzitutto per l’accudimento dei bambini più piccoli durante il lavoro dei genitori o per l’aumento esponenziale di tempo libero nei ragazzi adolescenti. Ma non è solo questo. La scuola rappresenta in qualche modo il futuro di un paese, prepara le nuove generazioni a perpetuare nel tempo cultura e tradizioni, come se i giovani fossero in realtà figli di tutta la nazione. Chiudere la scuola, per un tempo che continua a dilatarsi e attualmente ancora incerto, significa interrompere questo passaggio generazionale. Significa che l’emergenza è così ampia e protratta che si mette in dubbio la crescita e il futuro del paese. Ecco allora che gruppi di mamme in difficoltà pretendono a tutti i costi compiti e pagine da studiare per sopperire a una mancanza che pare un vuoto incolmabile. Ma è davvero così? No, per fortuna la crescita educativa e formativa di un bambino non dipende solo dalla sua frequenza scolastica. Questa è importantissima per la rete sociale e il contesto culturale che va a creare, ma il percorso di apprendimento di un bambino è ben altro. Il percorso di apprendimento di un bambino non si ferma. Non è relegato alle pagine di un libro di lettura o a qualche lezione di matematica, o meglio: non solo. Esso continua imperterrito ad accumulare esperienze e stimoli pur stando a casa, anche in isolamento, per formare l’adulto che sarà domani. L’apprendimento è un cambiamento più forte di qualunque virus, che impone al bambino di continuare a crescere, formarsi, costruire giorno per giorno l’adulto che sarà domani. La prospettiva quindi cambia, e diventa: come possiamo accompagnare questa fase in cui momentaneamente manca la frequenza scolastica quotidiana? Avere la consapevolezza che l’apprendimento in realtà non si ferma è importante, così come è importante accogliere e valorizzare tutte le forme di didattica “alternativa” che si stanno cercando di realizzare in questi giorni. Anche il Decreto stesso del Presidente del Consiglio dei Ministri  indica “modalità di didattica a distanza avuto anche riguardo alle specifiche esigenze degli studenti con disabilità” (Dpcm 04/03/2020) per sottolineare l’importanza che il legame con la scuola in quanto istituzione non vada perso ma anzi coltivato e potenziato. Ecco che questa pausa forzata dalla frequenza quotidiana può essere l’occasione – per insegnanti e studenti – di provare nuovi strumenti e modalità di insegnamento, anche a distanza. Così come per l’insegnante sarà prezioso cimentarsi in nuove forme di didattica, così per lo studente sarà importante mantenere quel legame fondamentale con l’insegnante: la persona che ha continuato a pensarlo e preoccuparsi della sua formazione utilizzando, semplicemente, nuove modalità didattiche. Ben vengano quindi tutte le risorse tecnologiche che in questo periodo più che mai possono essere a servizio dell’apprendimento!